Orari di apertura
Lunedì - Venerdì 09.30-13.00 I 14.30-18.00
Sabato 09.30-13.00
Cari Lettori,
Durante l’ultimo articolo pubblicato abbiamo parlato di come si può strutturare al meglio un agriturismo. Oggi invece desideriamo concentrarci su alcuni aspetti ancora più burocratici legati alla documentazione necessaria per iniziare il vostro progetto da sogno!
L’apertura di un agriturismo è riservata esclusivamente agli imprenditori agricoli. Per imprenditore agricolo si intende l’individuo che esercita una professione legata alla lavorazione del fondo e tutte le attività connesse. La Legge n. 96/06 regolamenta il settore in tutta la nazione ma ogni singola regione emana la propria legge regionale che disciplina la materia.
Le singole leggi regionali si devono attenere alle norme nazionali con differenti aggiunte, come il piano regolatore regionale e particolari disposizioni regionali dettate dal territorio. Il principio cardine dell’apertura di agriturismo è quello di utilizzare le risorse dell’azienda agricola stessa, quali i prodotti e le case ad uso aziendale. Un’ altra caratteristica è che l’attività agrituristica non deve superare le attività agricole vere e proprie, calcolate in giornate lavoro.
Per svolgere l’attività di agriturismo è necessario:
- L’iscrizione in un elenco regionale;
- Il rilascio dell’autorizzazione comunale;
- Essere in regola con le norme igienico-sanitarie, relativamente agli immobili e alle attrezzature per la produzione, preparazione e somministrazione di pasti, alimenti e bevande.
Il primo passo per avviare concretamente un’attività di agriturismo è necessario provvedere all’iscrizione del soggetto abilitato all’esercizio dell’attività nell’elenco apposito. Si tratta di un elenco detenuto dall’amministrazione provinciale, la quale anche tramite sopralluogo, verifica la potenzialità agrituristica dell’azienda agricola. L’amministrazione provinciale è tenuta a pronunciarsi entro e non oltre 60 giorni dalla ricezione della domanda. Non esiste però un iter amministrativo unico per ottenerla. Ogni regione stabilisce le procedure e i documenti necessari in autonomia. In generale le regioni istituiscono elenchi regionali o provinciali dei soggetti idonei all’attività agrituristica. L’iscrizione a questi elenchi è subordinata alla verifica di alcuni requisiti.
Una volta ottenuta l’autorizzazione è necessario andare a chiedere l’autorizzazione al Comune per l’esercizio dell’attività. Questo attraverso la compilazione e la presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). Senza la presentazione di questa comunicazione è precluso l’avvio dell’attività. Naturalmente, l’autorizzazione comunale specifica quali sono le attività agrituristiche consentite ed i periodi di esercizio durante l’anno (di solito non superiore a nove mesi). Se si possiedono i requisiti, e la domanda viene accettata, l’agriturismo dovrà necessariamente rispettare tutte le norme igienico sanitarie e sottoporsi al controllo delle autorità competenti (ASL).
Per ottenere l’autorizzazione l’operatore che intende avviare l’agriturismo deve fare domanda, su apposito modello, al Sindaco del Comune di residenza, allegando:
- Certificato di iscrizione all’elenco provinciale degli operatori agrituristici nonché comunicazione del sostenimento del colloquio finale e risultanze del piano agrituristico;
- Parere sanitario favorevole per i locali adibiti ad attività agrituristica;
- Copie dei libretti sanitari del personale agrituristico;
- Attestazione di frequenza al corso formativo di 100 ore;
- Certificato generale del casellario giudiziario e comunque documentazione comprovante l’assenza delle condizioni previste dagli artt. 11 e 92 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza e dell’art. 5 della Legge n. 59/63 per il diniego dell’autorizzazione.
La domanda deve indicare gli edifici e le strutture adibite ad uso agrituristico, le capacità ricettive e le tariffe che si intendono praticare.
Ottenute le autorizzazioni ed iniziata l’attività, sarà necessario annotare in un apposito registro le generalità delle persone alloggiate, comunicando arrivi e partenze all’autorità di pubblica sicurezza. Il titolare dovrà, inoltre, rispettare le modalità di esercizio dell’attività previste dall’autorizzazione. Di concerto dovrà comunicare, entro il 31 luglio di ogni anno, le tariffe che si intendono praticare per l’anno successivo. Osservare scrupolosamente le normative igienico sanitarie riveste una grande importanza per il settore.
Le leggi regionali, alle quali si invita fare riferimento, stabiliscono i requisiti in materia per gli immobili da destinare all’attività agrituristica, oltre che gli accurati controlli relativi alla somministrazione di cibi e bevande.
Accanto a questi adempimenti vi sono quelli consueti, che riguardano l’apertura della partita Iva, e l’iscrizione presso la Camera di Commercio. Oltre agli adempimenti INPS legati ai soggetti che svolgono l’attività agricola. Inoltre, deve essere tenuto in considerazione il fatto che esistono limitazioni nel numero delle camere e dei posti letto. Generalmente le camere devono essere inferiori a 10 per un totale di 30 posti letto. Le normative cambiano molto tra zone normali e zone considerate disagiate o montane. Appare quindi opportuno e doveroso verificare le singole normative applicabili in base alle normative regionali di settore.
Seguiteci ancora sul nostro Blog Engel&Voelkers Castiglione della Pescaia - Argentario per continuare a scoprire tutto ciò che c’è da sapere sul vostro nuovo Agriturismo!!
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