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Rispetto ad una normale compravendita immobiliare, la vendita di una casa ereditata prevede alcuni adempimenti specifici e la presentazione di una documentazione aggiuntiva. Il motivo principale è legato al fatto che l’erede ha necessità di dimostrare di essere il nuovo legittimo proprietario dell’immobile, non solo al potenziale acquirente, ma anche agli occhi della legge.
Per questo, al posto del consueto rogito, la normativa richiede di presentare una dichiarazione di successione. Ma questa non è l’unica differenza rispetto a una comune trattativa di vendita.
Ecco quali sono le tasse di vendita di una casa ereditata e come fare per pagare, con i consigli degli esperti dell’agenzia Engel & Völkers Lago Maggiore.
Per far sì che la vendita di un immobile ereditato sia valida e produca legalmente il trasferimento della sua titolarità, come accennato, è obbligatorio presentare la dichiarazione di successione, attestante l’avvenuto trasferimento della titolarità di un immobile, entro 12 mesi dall’apertura della successione stessa.
Fino a quel momento, infatti, l’erede non può legittimamente disporre del bene e, dunque, non può procedere a rivenderlo. Dal 2017, la domanda di voltura catastale può essere presentata direttamente on-line dal sito dell’Agenzia delle Entrate oppure attraverso un’agenzia immobiliare che funga da intermediario.
In base all’art. 28, comma 2, del TUS, i soggetti obbligati a presentare la dichiarazione di successione sono:
Viceversa, sono esonerati dall’obbligo di presentare la dichiarazione di successione coloro che hanno rinunciato all’eredità prima della scadenza del termine di presentazione della dichiarazione di successione.
La legge n. 104 del 1992, infine, prevede un’ulteriore franchigia, pari ad 1,5 milioni di euro, per i trasferimenti effettuati in favore di soggetti portatori di handicap.
Per gli importi superiori a 1000 euro, il pagamento può essere anche rateizzato, purché almeno il 20% venga versato entro i 60 giorni. La restante parte, può essere pagata in otto rate trimestrali (dodici, per importi superiori a 20mila euro), sulle quali sono dovuti gli interessi calcolati dal primo giorno successivo al pagamento della prima rata.
Queste imposte devono essere pagate ogni qualvolta si eredita un immobile, prima ancora di presentare la dichiarazione di successione. Il pagamento delle somme dovute va effettuato con addebito sul conto corrente.
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