Tra i bonus edilizi più utilizzati vi è infatti il Bonus Verde, confermato dal Governo e prorogato fino al 31 dicembre 2024.
Si tratta di una detrazione fiscale del 36% delle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti.
Le spese che rientrano nella detrazione sono ad esempio:
• impianti di irrigazione
• realizzazione pozzi
• grandi potature
• riqualificazione prati
• realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
Hanno diritto all’agevolazione anche le spese di progettazione e manutenzione, se connesse all'esecuzione di questi interventi. Sono invece escluse dal bonus le opere di manutenzione ordinaria di spazi verdi e l’acquisto di attrezzature specifiche per la cura dei giardini. Inoltre il bonus non è applicabile su immobili diversi da quelli a scopo abitativo.
I beneficiari della detrazione “bonus verde” sono coloro che:
1. possiedono l’unità immobiliare di natura abitativa sulla quale sono eseguiti gli interventi, in base ai seguenti titoli:
• piena proprietà;
• nuda proprietà;
• altri diritti reali come l’uso, l’usufrutto, l’abitazione o il diritto di superficie;
2. detengono l’unità immobiliare sulla quale sono eseguiti gli interventi sulla base di un titolo idoneo, come il contratto di locazione o di comodato.
Il Bonus verde verrà rimborsato attraverso 10 quote annuali dello stesso importo. Calcolando il limite di spesa massimo a 5.000 euro, ogni contraente potrà considerare per ciascuna unità immobiliare sottoposta a questa tipologia di lavori, un rimborso massimo di 1.800 euro. Il pagamento degli interventi da portare in detrazione dovrà essere fatto attraverso mezzi tracciabili e si dovrà presentare tutta la documentazione necessaria che attesti quanto realmente portato a termine.
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