Le mura di Milano, erette a protezione della città, risalgono a diverse epoche storiche: romana, medievale e la più recente spagnola. Quest’ultime, insieme alle medievali, sono anche note come Bastioni di Milano. Nonostante la demolizione avvenuta tra la fine del XIX secolo e il secondo dopoguerra, le loro tracce sono tuttora ben leggibili nell'impianto urbanistico di Milano.
Nel 1500 gli undici chilometri di mura che delineavano la città rappresentavano il sistema di difesa più esteso d’Europa. Per permettere l’accesso a Milano sono state strategicamente create le 12 porte, scopriamo insieme quali sono.
Porta Garibaldi
Un tempo denominata Porta Comasina, così chiamata poiché da qui si usciva dalla città per raggiungere Como attraverso la Comasina. Caratterizzata dalla presenza dell’arco neoclassico, nel 1860 prese il nome attuale in memoria dell’ingresso, qualche anno prima, di Giuseppe Garibaldi.
Porta Genova
Una delle porte più recenti è Porta Genova che dava accesso alla stazione di Porta Ticinese, ora chiamata proprio stazione di Milano Porta Genova, capolinea dello snodo ferroviario della linea Mortara.
Porta Lodovica
Costruita da Lodovico Il Moro per fare entrare i pellegrini. La Porta sorgeva in quello che è l’attuale piazzale di Porta Lodovica, di cui però non rimane alcuna traccia della struttura. L’arco che lo caratterizzava venne smontato alla fine dell’Ottocento per motivi di traffico ed esigenze derivanti dal nuovo piano edilizio della città.
Porta Sempione o Arco della Pace
Porta Sempione, o Arco della Pace, risale all’epoca napoleonica e rappresenta l’asse di maggiore innovazione urbanistica di quel periodo, con l’intento di unire metaforicamente Milano a Parigi, rappresenta ancora oggi uno dei maggiori monumenti neoclassici di Milano.
Porta Ticinese
Prende il nome dal fatto che attraversandola si andava verso il fiume Ticino. La porta costringeva le persone al pagamento del dazio per chi entrava. Punto di ritrovo vicino i Navigli per i giovani, è una delle porte principali di Milano.
Porta Venezia
Conosciuta come Porta Orientale fino al 1860 e come Porta Riconoscenza in epoca napoleonica, la sua costruzione originale risale all’epoca romana e fu in seguito ricostruita dal celebre architetto Giuseppe Piermarini alla fine del Settecento ed è caratterizzata dalla presenza dei caselli neoclassici dell’architetto Rodolfo Vantini. Oggi sorge al centro di piazza Oberdan, allo sbocco di Corso Venezia, che collega la Porta a piazza San Babila. E&V Milano è presente con uno dei suoi 5 Shop dedicati a immobili residenziali in via Eustachi, 19.
Porta Magenta
Una delle sei porte principali di Milano, ricavata all’interno dei bastioni spagnoli. Situata allo sbocco dell’attuale corso Magenta, di cui prese il nome. Nel 1885, le mura spagnole furono demolite, per cui non esistono più tracce dei bastioni, della porta e dei caselli daziari.
Porta Nuova
A due passi dai nuovi grattacieli di Gae Aulenti, Porta Nuova è una delle sei principali porte di Milano. Si contrappone alla Porta Vecchia che sorge nei pressi di via Manzoni. Anch’essa è ricavata all’interno dei bastioni delle città e si apre lungo la strada per Monza.
Porta Romana
Porta Romana prende il nome dalla strada che portava a Roma. Posta quindi a Sud Est di Milano, sorge al centro di piazza Medaglie d’Oro, allo sbocco di corso di Porta Romana. È caratterizzata dalla presenza di un arco monumentale. E&V Milano è presente con uno dei suoi 5 Shop dedicati a immobili residenziali in corso di Porta Romana, 123.
Porta Vigentina
Di questa non resta alcuna traccia. Era una specie di succursale della più famosa e ancora visibile Porta Romana. Il Vigentino era un comune autonomo da Milano a 20 miglia da Pavia, da qui il nome, dal latino “Viginti”, cioè “venti” miglia da Pavia. In corso di Porta Vigentina 15, si trova una nuova sede dell’Accademia di Brera, in uno storico edifico del Comune.
Porta Volta
Un tempo nota come Porta Tenaglia, è una delle più recenti costruite a Milano, ricavata nel 1880 all’interno dei Bastioni per consentire una più diretta comunicazione fra la città e il Cimitero Monumentale. La porta, composta di due caselli daziari inquadranti una cancellata, fu progettata da Cesare Beruto. Si trova al centro di piazzale Baiamonti, in cui è possibile ammirarne i bastioni.
Porta Vittoria
Ribattezzata Porta Vittoria subito dopo l’Unità d’Italia, Porta Tosa faceva parte delle mura spagnole della città. L’origine del nome va attribuito ad una figura di una ragazza scolpita in un bassorilievo di arte popolare, raffigurante la moglie del Barbarossa. L’arco dell’antica porta venne abbattuto e oggi si può ammirare solo l’obelisco circondato da una piazza, intitolata alle Cinque Giornate di Milano, che voleva simboleggiare lo sforzo compiuto dal popolo italiano per raggiungere la libertà.