Gli artisti dell'Art Nouveau selezionarono e modernizzarono alcuni tra gli elementi del Rococò, come le decorazioni a fiamma e a conchiglia, al posto dei classici ornamenti naturalistici vittoriani.
Il carattere più rivoluzionario della ricerca architettonica fu la completa rinuncia all'ordine architettonico che nonostante alcuni sperimentalismi aveva conservato per tutto il XIX secolo un proprio ruolo in tutto il panorama architettonico, non soltanto accademico.
IL LIBERTY A RICCIONE
A fine ‘800 e primi decenni del ‘900, per merito di numerose famiglie della borghesia italiana a Riccione trova l’ambiente ideale l’architettura Liberty.
Riccione in questo periodo ha tutte le caratteristiche per sviluppare un nuovo patrimonio balneare peculiare: terreni edificabili,viali alberati, un primo piano urbanistico voluto dal Conte Martinelli ed i primi importanti alberghi.
Affermati architetti del Liberty, invitati dalle famiglie borghesi che villeggiavano a Riccione, progettano e realizzano ville e villini sul modello di quell’eclettismo che stava trionfando in Europa. Caratteristica dello stile era il riprendere ispirazione dal passato ed inserirvi anche le più recenti proposte dell’art nouveau come l’uso di decorazioni floreali che nella loro iterazione sconfinavano nella ricerca astratta e l’uso di materiali di avanguardia anche se utilizzati con forme tradizionali (si pensi alla ghisa, al vetro ed al cemento).
A seguire ecco alcuni splendidi esempi di architettura instile Liberty a Riccione:
VILLA LODI FÈ
La caratteristica principale è la forma a chalet, una tipologia diffusa lungo la riviera adriatica (a Riccione è una delle prime ville ad adottarla). La villa presenta le forme dello chalet nel parco, caratterizzato dalle finestre archivoltate, dalla pendenza delle falde di copertura, dal motivo decorativo a riquadri dell’intonaco esterno. Fu costruita da Decio Monti di Bologna, per passare successivamente ai Lodi Fè tramite il matrimonio di una discendente. La villa si trova all’interno del Parco Papa Giovanni Paolo II. Oggi è di proprietà del Comune di Riccione, sede del Premio Giornalistico DIG award e di Riccione Teatro.
VILLA FRANCESCHI
Villa Franceschi appartiene al patrimonio balneare nato nei primi decenni del secolo e partecipa con la sua costruzione al fenomeno urbanistico della crescita di Riccione come centro turistico. L’impianto architettonico è improntato a grande semplicità distributiva con la scala posta sull’asse centrale e le stanze ai lati. Note di maggior originalità sono: la stanza al piano terreno ampiamente finestrata che si protende sul giardino col terrazzo soprastante, il tutto di forma semi-esagonale e la torretta sul retro con il belvedere finestrato, da dove era possibile ammirare il mare da sopra le chiome degli alberi.
Anche il giardino ci è giunto in buono stato diconservazione: sono leggibili tutte le aree pavimentate e quelle a verde,delimitate da un cordolino di cemento, per cui l’impianto iniziale dellasistemazione a verde è integralmente conservato. Alcune essenze presenti, come i pini marittimi, dovrebbero appartenere alle piantumazioni originarie.
Il maggior pregio dell’edificio sono però le decorazioni esterne realizzate in cemento con una cura e grazia che un materiale così povero apparentemente non consentirebbe. L’ispirazione creativa derivava direttamente dai modelli decorativi dell’architettura eclettica nord europea della fine del secolo con disinvolte contaminazioni tra neogotico, neoclassico e art nouveau. La Villa è oggi proprietà del Comune di Riccione ed è sede della Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea che ospita dipinti, sculture, disegni e grafiche del '900 e mostre temporanee.
Nell'area del centro, in particolare fra viale Ceccarini e viale Battisti, si apprezzano pregiati esempi dell'architettura balneare fra'800 e '900 nelle belle ville in stile Liberty.
Sono preziose testimonianze dello stile di vita e di vacanza dell'epoca e raccontano la storia del turismo riccionese.
Su viale Milano al civico 79 troviamo Villa Antolini progettata dall'architetto Vucetich nel 1923.
All'angolo con via Baracca si notano i toni cromatici e gli elementi decorativi di Villa Bella.
Su viale Gramsci spiccano le preziose decorazioni liberty della facciata dell'Hotel Des Bains,inaugurato nel 1908, e del Grand Hotel datato 1928.
Accanto si nota la torretta di Villa Martinelli Soleri del 1877.
Su viale Trento Trieste 26 troviamo Pensione Florenza dei primi del '900.
Su via Spalato spicca l'elegante Hotel de la Ville degli anni '30.
Oltre la ferrovia, su viale Diaz, Villa Pullè mentre su viale Ceccarini si notano Villino Graziosi del 1932 e Villa Serafini degli anni '20.
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Il team Engel & Völkers Riccione