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San Felice Circeo, il borgo laziale sospeso tra mitologia, storia e bellezza

Tra tutti i borghi di cui il Lazio dispone, San Felice Circeo per noi occupa un posto speciale, per quella sua atmosfera mediterranea che immediatamente fa pensare all’estate.

In provincia di Latina, sul Promontorio del Circeo e sotto la tutela dell’omonimo Parco Nazionale, una delle aree naturalistiche più importanti d’Italia e la cittadina di San Felice Circeo, rinomata destinazione balneare che si fregia da anni della Bandiera Blu, insieme ad altre località che costeggiano il litorale laziale.

Un' area ricca di storia, di miti, che gode di un bellissimo mare dove tanti Vip solgono rifocillarsi durante le loro vacanze estive.

Il Monte Circeo, con il suo riconoscibilissimo profilo, ha da sempre ispirato miti e leggende.

Omero, nell’Odissea, la chiama l’Isola Eea e, in effetti, visto dal mare, o dalle rive circostanti, il promontorio sembra davvero un’isola. 

In questo luogo, sorge la dimora di Circe, l’affascinante maga figlia di Helios e Perseide.

La leggenda narra che Ulisse raggiunge l’isola Eea e, notando del fumo provenire dalla dimora di Circe, manda una parte dei suoi uomini in perlustrazione. Giunti al palazzo, vengono accolti dalla maga, che li invita ad un banchetto, ma non appena assaporano le vivande, cadono vittime di un incantesimo.

Ulisse corre in loro soccorso, ma, avvisato dal dio Hermes, prende un antidoto contro le pozioni della maga. 

Circe, messa alle strette, scioglie l’incantesimo precedente. 

L’eroe, ammaliato dalla sua bellezza, resta nel palazzo per un intero anno, prima di ripartire alla volta di Itaca.

Il fascino della leggenda, ancora oggi, avvolge San Felice Circeo; la sua storia, però, non è meno interessante.

Una storia antichissima che inizia con gli uomini di Neanderthal.

Il Promontorio del Circeo ha una costa interessante, piena di grotte e anfratti, alcune divenute famose per il ritrovamento di specie fossili e di un cranio appartenente a un uomo di Neanderthal (Grotta Guattari).

Nel 1939, alcuni operai al lavoro all’interno della Grotta a poche centinaia di metri di distanza dalla costa tirrenica, rinvennero i resti di un cranio “umanoide”. A una prima occhiata, infatti, il teschio sembrava avere dimensioni differenti rispetto a quelle di una normale testa umana. Indagini successive dimostrarono che i sospetti erano fondati: non era un cranio di Homo sapiens, ma di homo neanderthalensis.

Le Indagini svolte negli anni successivi hanno permesso di rinvenire altre ossa risalenti al Neolitico e appartenute, probabilmente, ai componenti di un clan di Neanderthal vissuto tra i 70 mila e i 55 mila anni fa sulla costa del litorale pontino. Una scoperta eccezionale, che ha permesso di confermare come l’intera Italia centrale fosse popolata da uomini di Neanderthal ben prima dell’arrivo (o, molto più probabilmente, in contemporanea) delle prime famiglie di Homo sapiens.

Recentemente, sono emersi reperti fossili attribuibili a 9 individui di uomo di Neanderthal, di cui 8 databili tra i 50mila e i 68mila anni fa e uno, il più antico, databile addirittura tra i 100mila e i 90mila anni fa.

Con gli altri due trovati in passato nel medesimo luogo, sono in totale 11 gli individui trovati nella Grotta Guattari, che in questo modo si conferma uno dei siti più significativi al mondo per la storia dell’uomo di Neanderthal.

San Felice è uno dei quattro comuni che fanno parte del Parco Nazionale del Circeo, un'area protetta sorta nel 1934 che racchiude il promontorio, le dune e le zone umide.

Di certo il promontorio è il simbolo di tutto il parco, caratterizzato da un versante costituito da una foresta e da un versante contraddistinto da macchia mediterranea, e per gli amanti del turismo lento non possono mancare le camminate lungo i percorsi di trekking che consentono la scoperta del promontorio.

E per gli amanti del mare?

A San Felice Circeo ci sono spiagge per tutti i gusti. La zona del lungomare è adatta ai bambini e a chi ama le comodità con spiagge sabbiose e attrezzate, più ci si avvicina alla montagna e più l'acqua si fa trasparente, ci riferiamo alla scogliera del Quarto Caldo del Promontorio, il versante più esposto a sud. Arrivandovi da Via del Faro, dove si giunge dopo aver superato il centro storico, troviamo in quella zona diversi accessi al mare. Non vi sono strutture organizzate, ma solo natura incontaminata.

Altra meta da non perdersi è quella nota come la RINASCENTE, comoda per stendersi a prendere il sole, e proseguendo di poco si può arrivare al sentiero che conduce alla GROTTA DELLE CAPRE  dove potersi immergere circondati da un ambiente intimo, difficilmente affollato.
















Non è un caso che molti vip scelgano questa zona come dimora delle vacanze o più semplicemente per sfuggire al caos cittadino e rigenerarsi.

La prima fra tutte, la diva che fece un po' da apripista da queste parti, costruendo la sua meravigliosa villa arroccata sul monte in località Punta Rossa negli anni '50 fu Anna Magnani. Un rapporto di puro amore quello della Magnani con il Circeo, tanto da spingere il figlio Luca a portare qui le spoglie dell'attrice.

Un tempo si potevano incontrare nomi noti del cinema Italiano da Alberto Sordi e Bertolucci a Verdone, Castellitto e Barbarossa....

Oggi i vip che troviamo normalmente in zona sono modelle, starlette della televisione, influencer dei social, poiché i tempi sono cambiati, ma anche stilisti, campioni dello sport, procuratori, e grandi finanzieri. 

Da qualche anno si vedono tanti calciatori su cui spicca naturalmente la coppia Francesco Totti e Ilary Blasi, che hanno da anni la casa nella vicina Sabaudia, dove portano i bambini sulla spiaggia libera.

Sono tanti i personaggi che consideriamo "di casa" in questa zona, forse perché colpiti dalla bellezza dei panorami, dal fascino glamour che caratterizza la vita notturna dei locali, dall'ospitalità e dalla discrezione dei cittadini, ma molti di loro hanno scelto questa località come il loro "Buen retiro"







 



Ovviamente la cucina tipica di San Felice Circeo si basa su gustosi piatti di mare, preparati in base al pescato del giorno.

Pesce fresco dunque, ma non solo. Tra i prodotti caseari da provare la caciotta, la mozzarella di bufala e una bresaola con un particolare condimento di aglio, ginepro, buccia di arancia, pepe e vino. 

E a proposito di vino, nel bicchiere non può mancare il caratteristico Circeo rosso DOC, un Montegiove o un Cannellino.




Abbiamo raccontato solo una "piccola" parte di quello che è realmente questo posto dai mille colori e dalle mille caratteristiche e sfaccettature, ma purtroppo le emozioni non si possono scrivere, il profumo del mare non ha parole, e solo quello che possono vedere gli occhi per emozionarsi non ha la giusta ricompensa... 




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