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Terracina: tra mitologia e storia

La meravigliosa città di Terracina è situata nell'Agro Pontino, a sud del Monte Circeo, sulla costa tirrenica del Golfo di Gaeta.

La città ad oggi appare moderna ed evoluta: gli abitanti che la vivono tutto l’anno dispongono di ogni servizio, che durante l’estate diventa fondamentale anche per i numerosi turisti che la scelgono per trascorrere le loro vacanze.

Nonostante ciò,la città conserva e preserva un carattere storico importante.

Terracina è sicuramente nota per essere la sede della Maga Circe nell’Odissea: fu il luogo da cui, come racconta Omero, Ulisse salì per guardarsi intorno, osservando il contorno dell’Isola di Eea (attuale promontorio del Circeo), ma le origini di Terracina sono ancora un mistero: secondo una leggenda la fondazione sarebbe riconducibile ad un gruppo di Spartani fuggiti dalla patria che portarono sulla costa tirrenica la loro usanza di servire la cena direttamente sulla terra nuda, da qui il nome “terra-cena”, Ταρρακινήin greco antico, trasformatosi poi nel latino “Terracina”, mentre secondo recenti studi il nome deriverebbe dal vocabolo etrusco Trachna,collegato al nome della città di Tarquinia ed al re di Roma, Tarquinio il Superbo che, secondo Tito Livio, avrebbe inviato qui dei coloni perché fossero di presidio sul mare .

Ciò che è certo,anche osservando il modo in cui appare oggi la città, è che furono i Romani a determinare in modo significativo l'intero assetto sociale, economico ed urbano della città che ancora oggi è più che mai presente.

La prima opera che diede fama alla città fu la realizzazione della Via Appia, che univa Roma con Capua, e costituiva un fondamentale asse di penetrazione militare e commerciale verso le ricche zone meridionali della penisola. Grazie all'Appia, che consentiva rapidi collegamenti con Roma, e alla presenza di un porto, l'importanza di Terracina crebbe esponenzialmente: la città, divenuta un notevole centro agricolo per lo sfruttamento intensivo della fertile vallata, cominciò infatti ad ampliarsi nella parte bassa contigua al mare.

L'originario abitato fu pertanto destinato a divenire una zona monumentale caratterizzata da ricchezza e dimore signorili: in breve tempo fu necessario ampliare non solo la città, ma anche il porto e furono costruite numerose opere in opus incertum, tra cui piazze, teatri e santuari.

Molte di queste opere possono essere ammirate ancora oggi: una fra queste è il grandioso Tempio di Giove Anxur.

Questo glorioso tempio si trova ai piedi di Monte Sant’Angelo, noto anche come Monte Giove e fu costruito nel 312 a.C., per poi essere dapprima ampliato nel II sec a.C. e poi completamente ristrutturato: si parla infatti di una “monumentale ricostruzione”, con una cinta muraria ed una campo militare durante l’epoca sillana (I sec a.C.).

La divinità a cui il tempio è dedicato non è ancora certa: la prima costruzione,risalente al IV sec a.C. si pensava fosse dedicata alla dea Feronia, dea della fertilità nella mitologia romana, cantata anche dai malati e dagli schiavi riusciti a liberarsi, ma il ritrovamento di un secondo tempio presso Punta Leano mise in discussione questa ipotesi. Secondo la leggenda invece il tempio sarebbe sacro a Iuppiter Anxur (Giove fanciullo), divinità protettrice della città e probabilmente oggetto di culto urbano, ma questa ipotesi fu smentita a seguito del ritrovamento di iscrizioni con dedica alla dea Venere.

E’ probabile però che il tempio fu dedicato a Venere solo dopo la grande ricostruzione del I secolo a.C.

Ad essersi conservato altrettanto bene è il centro cittadino dell’epoca romana, ovvero l’antico Foro Emiliano, oggi sede della cattedrale di San Cesareo e del Municipio.

L’antico foro romano era attraversato lungo il lato settentrionale dalla via Appia, di cui è stato ripristinato il lastricato e il marciapiede, mentre la piazza conserva tuttora l'antica pavimentazione in lastre di calcare (fine del I secolo a.C.), sulla quale si conserva l'iscrizione in lettere di bronzo “ Aulus Aemilius”, il magistrato che ne ordinò la realizzazione, da cui il foro prende nome.

Il Foro per gli antichi romani aveva un ruolo centrale poiché qui si trattavano gli affari, ed avevano luogo i più importanti edifici religiosi e politici. Durante il secondo conflitto mondiale il Foro Emiliano è stato interessato da devastanti bombardamenti che hanno consentito, tuttavia,di riportare alla luce importanti testimonianze archeologiche tra cui parte del Teatro Romano, il Capitolium, l’Arco Quadrifronte ed il tratto forense dell’Appia Antica.

Terracina è inoltre stata al centro dell’attenzione anche negli ultimi mesi, a seguito del ritrovamento della statua di Diana Cacciatrice e di uno stabilimento termale.

Queste due meraviglie di epoca romana sono tornate alla luce dopo oltre 2000 anni, a seguito di alcuni lavori di scavo presso un distributore di carburante della via principale.


Come spesso accade, per anni queste aree e questi reperti sono rimasti fuori dai piani gestionali delle istituzioni, ma a partire da quest’anno l’amministrazione comunale ha deciso di proporre una gara pubblica per conferirne la gestione triennale.

Al momento siamo in attesa del “vincitore”, ma la Giunta ha approvato un interessante piano digestione provvisoria, aggiudicatosi dall’associazione culturale“Artes”, costituita da giovani che si occupano di promozione dei beni culturali e delle aree archeologiche.

Per tutto il mese di Marzo infatti sarà possibile partecipare a visite guidate e convegni che vedranno come protagonisti questi luoghi di importante interesse storico.

Gli appuntamenti, oltre a promuovere i beni culturali della città, saranno anche luogo di dibattito tra mitologia, storia e legenda, ed un’occasione per scavare nelle misteriose origini della bella città di Terracina.

Terracina,oltre ad essere una località marina spettacolare, il cui mare affascina da sempre turisti da ogni parte del mondo, è anche un’importante città storica e questo contribuisce senz'altro ad incrementare l’interesse di tutte quelle persone che ogni anno decidono di trasferirvisi o di acquistare una proprietà per trascorrere le vacanze.

E’stata ed è inoltre una delle città protagoniste della parabola ascendente del mercato immobiliare di lusso: il biennio 2015-2016 è stato molto positivo per il Real Estate in Italia, negli ultimi due anni c’è stata infatti una netta ripresa del segmento.

Nel 2016 è stato registrato infatti un aumento delle compravendite del 18.9% rispetto all’anno precedente, mentre nei primi due mesi del 2017 la domanda è aumentata già del 7.7%.

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