Fa tanto discutere l’ultimo decreto-legge emanato, secondo il quale i centri commerciali non potranno riaprire nei fine settimana. Nel testo finale in Gazzetta Ufficiale del “decreto Aperture” non si legge il riferimento previsto nelle bozze alla possibile riapertura di centri commerciali, parchi commerciali e strutture simili a partire dal 15 maggio.
Confesercenti dichiara che questa decisione costerà all’economia italiana circa 80 milioni di euro di consumi e che non è più accettabile lasciare così tante incertezze sulla ripartenza delle attività commerciali. In una nota dichiara: “Non ci sono sufficienti chiarimenti in merito alla cancellazione della riapertura degli esercizi nei centri e nelle gallerie dello shopping. Una questione vitale, visti i danni che gli esercenti hanno subito per la lunga sospensione nei weekend e nei giorni festivi”.
Alberto Frausin, presidente di Federdistribuzione, rivendica i centri commerciali come luoghi sicuri, dal momento che tutte le attività commerciali hanno messo in atto tempestivamente tutti i protocolli volti a prevenire i rischi di contagio, a tutela di clienti ed esercenti, protocolli che come dichiara lo stesso presidente “consentono di gestire in sicurezza l’apertura anche durante in weekend e i giorni festivi, garantendo la gestione di accessi, flussi e della sicurezza dei clienti. Occorre superare questa situazione”.