Se nei primi nove mesi del 2021 si è registrato un calo dell’8% circa rispetto al 2020, il terzo trimestre 2021 con il suo +16% di investimenti complessivi rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, regala alla fine di un sofferto 2021 un segno decisamente positivo, sotto tutti i punti di vista.
Una inversione di tendenza davvero incoraggiante nel contesto della pandemia che ha inevitabilmente impattato in modo fortemente negativo sugli investimenti nel mercato immobiliare in Italia, che nei primi nove mesi del 2021 ha registrato un calo del -8% circa (5,3 miliardi di Euro contro i 5,8 del 2020).
Il Q3 2021 con i suoi 2,3 miliardi di euro rappresenta un +16% circa rispetto al Q3 2020, ma anche +14% circa rispetto alla media dei Q3 degli ultimi 5 anni e addirittura +50% rispetto alla media dei Q3 degli ultimi 10 anni.
L’asset “uffici” in testa, incidendo per il 37% sul totale investito; a seguire, la logistica (34% degli investimenti) con una crescita del 60% circa rispetto al Q3 2020. In ripresa il settore hospitality, con un +45% rispetto all’anno precedente, mentre il settore retail registra un calo del 40% nel confronto con lo stesso periodo, con 92 milioni di euro investiti.
Spostando lo sguardo dai bei numeri di quest’ultimo trimestre per analizzare nel dettaglio i 9 mesi precedenti, la complessiva riduzione degli investimenti rispetto al 2020 (-8%) scaturisce dal forte calo nell’asset “retail” (-75%) e uffici (-45%), mentre tutte le altre asset class hanno registrato una crescita.
Il contributo di capitali internazionali è stato del 70% circa, guidato da quelli statunitensi con circa 1,2 miliardi di euro (prevalentemente logistica e prodotti alternativi). A seguire, i capitali francesi (530 milioni), britannici (500 milioni) e tedeschi (410 milioni).