Il castagnaccio è uno dei dolci più tipici toscani, chiamato così per via del suo ingrediente principale: le castagne. Conosciuto anche con il termine di “Pattona” o “Baldino” fu esportato dai toscani nel mercato dell’Italia settentrionale a partire dall’Ottocento. Per rendere più gustosa la pietanza oggi vengono inseriti ingredienti come uvetta, pinoli, aghi di rosmarino e zucchero, al posto del miele utilizzato nell’impasto originario. Leggenda narra che le foglioline di rosmarino del castagnaccio abbiano il potere di un filtro d’amore e il giovane che mangia il dolce ricevuto dalle mani di una fanciulla se ne innamori perdutamente.
Ecco la nostra ricetta di questa specialità tradizionale toscana:
Prendere ½ kg di ottima farina di castagne secche e stemperarla con un litro di acqua in un’insalatiera con una frusta per evitare grumi. Una volta ridotto il tutto a crema aggiungere un po' di sale e un cucchiaio d’olio continuando a mescolare.
Aggiungere poi un pugno abbondante di pinoli e, a piacere, uva passa rinvenuta in acqua tiepida. Ungere la teglia con un paio di cucchiai di olio e disporvi l’impasto. Guarnire la superficie con altra uva passa, pinoli, foglie di rosmarino e un filo d'olio.
Mettere in forno a 160°C e cuocere per circa un’ora, fino a ché la crosta sia abbronzata e non bruciata.
IL CONSIGLIO IN PIU'
Se lo volete riscaldare, aggiungete del vino bianco negli spazi vuoti e lasciate evaporare tenendo la teglia un po' coperta in modo che il vapore ammorbidisca il castagnaccio.