Dopo il successo di pubblico delle passate edizioni, l’Opera della Metropolitana ripropone anche per il 2019, “Il Duomo dei Senesi”, il cartellone di eventi culturali invernali, fortemente voluti dal Rettore Gian Franco Indrizzi. Saranno sette eventi per potere conoscere tutta la bellezza della nostra Cattedrale e creare un vero e proprio salotto di arte, parole e cultura. L’Opera della Duomo intende così offrire ai cittadini momenti di approfondimento storico-artistico fatti di incontri, visite guidate e conferenze, su temi che gravitano attorno al magnifico complesso monumentale della Cattedrale, in un periodo dell’anno in cui la minor affluenza turistica ne garantisce una più tranquilla ed emotivamente coinvolgente partecipazione.
Il ‘Duomo dei senesi’ si divide in due proposte Il Saloncino, un tè all’Opera e Risvegli d’Arte.
Il Saloncino, appuntamento della domenica, evoca lo spazio teatrale anticamente situato di fianco al Duomo, nel Museo dell’Opera, ove furono recitate le tragedie di Vittorio Alfieri, il drammaturgo e poeta che ebbe con Siena un legame privilegiato, a partire dal 1766, quando pur soggiornandovi soltanto per un solo giorno, fu subito colpito dal modo gentile della parlata. Al di là dei riferimenti teatrali, il “Saloncino” ricorda i “salotti” che in Siena l’Alfieri amò frequentare stringendo legami di amicizia e istituendo rapporti intellettuali con le persone colte della città. Durante il pomeriggio, al termine della conferenza, degustazione di tè pregiati provenienti da tutto il mondo.
Risvegli d’arte, appuntamento del sabato, vuole invece trattare i diversi argomenti muovendosi tra le bellezze del complesso monumentale. Dopo una colazione di benvenuto infatti i partecipanti verranno guidati dai diversi relatori in un percorso tematico potendo vivere con esperienza diretta i contenuti delle varie conferenze.
Il Duomo dei senesi 2019 prenderà il via domenica 13 gennaio alle 16 nella Sala delle statue del Museo dell’Opera di Siena, il primo appuntamento de Il Saloncino dal titolo “I dolci senesi. Dal medioevo ai pittori della carte da Panforte passando dalla Parigi de I Miserabili”, una lezione tenuta da Alessandro Leoncini.
Il recentissimo restauro del pulpito del Duomo ha dato anche ai non specialisti l’occasione di osservare meglio i dettagli dei pannelli scolpiti da Nicola Pisano. In quello con l’Epifania, tra i doni portati dai Magi, Nicola ha raffigurato un canestrino colmo di piccole losanghe che ricordano i nostri familiari ricciarelli, che altro non sono che pasta di marzapane. Fin da quell’epoca, insieme col panpepato, il marzapane era uno dei tradizionali dolci senesi e, quando passavano da Siena re e imperatori veniva spesso offerto coperto d’oro, sostanza non tossica e digeribile. Alla fine dell’Ottocento, con l’inizio della produzione industriale dei dolci, fu necessario creare involucri che consentissero l’immediata identificazione del dolce con la città, e nacque così una sorta di corrente artistica formata appunto dai così detti “Pittori delle carte da panforte”.
Al termine della conferenza, come consuetudine, sarà possibile partecipare ad una degustazione di pregiati tè provenienti da tutto il mondo.