L'isola di Ortigia così come la conosciamo oggi, unita alla terraferma da due ponti e con un rapporto diretto con il mare, rimanda ad un antipodico rapporto con l'orizzonte e con il mare stesso.
Per quasi tutto il perimetro est ed ovest, la vita dell'isola si svolge al di sopra del piano dei bastioni eretti alla protezione della città durante le guerre ottomane per opera di Carlo V che, nel XVIII secolo, nel suo stadio finale, dopo le innumerevoli fortificazioni, la rese quella fortezza inespugnabile che si rivelò determinante nell'esito delle battaglie ottomane nello Jonio e soprattutto nell'esito del grande assedio di Malta, Città con la quale Siracusa ebbe un contatto diretto e duraturo di alleanze.
Fu quindi Carlo V a separare una prima volta Ortigia dalla terraferma nel 1552, tramite un sistema di fortificazioni affidato all'ingegnere bergamasco Antonio Ferramolino. Questo complesso sistema fortilizio navale, quasi del tutto interrato oggi dalla edificazione di fine ottocento per la costruzione del quartiere Umbertino, disegnava l'orizzontalità dell'intera cinta muraria dell'Isola, ancora oggi intatta, e ancora oggi chiaramente riconoscibile.
La roccaforte Siracusa resse agli attacchi dei generali ottomani e pirati barbareschi al soldo di Suleyman II, costringendo ad approdi meno sicuri e quindi meno efficaci comandanti come Piyale Pasha e Dragut, stanziatisi a Ognina e Fontane Bianche, ed autori del Grande Assedio di Malta.
Oggi non resta molto della Real Plaza antistante Ortigia, e nulla della grandiosa Porta di Ligny, ingresso ad Ortigia a termine del Ponte Umbertino, abbatttuta nel 1893.
Le zone occupate da queste fortificazioni sono oggi costituite da palazzi familiari disegnati nella maglia rettangolare del Piano Umbertino, concepiti come la “zona Nuova” della città in seguito all'Unificazione del Regno d'Italia. La tipologia è ancora oggi invariata, ed ha saputo mantenere il carattere neoclassico e liberty dell'epoca: edifici in muratura a tre o più piani, con bassi commerciali voltati a piano terra. La maglia Umbertina di terraferma e di Ortigia riservano immobili di grande pregio e di fattura più recente di quanto all'Interno di Ortigia, con orizzonti quasi sempre rivolti al mare e dotati di ampi spazi di veduta.