Ha preso il viavenerdì 17 settembre, a San Vito Lo Capo la 24^ edizione del Cous Cous Fest, il festival internazionale dell’integrazione culturale.
Dopo lo stop dello scorso anno, a causa dell’emergenza sanitaria, la cittadina torna ad ospitare il festival fino al 26 settembre all’insegna dello slogan “Together again” (Di nuovo insieme) ma rimodulato nel suo format, nel rispetto della normativa anti-Covid.
Era il 1998 quando, sul finire dell’estate, la cittadina di San Vito lo Capo (in provincia di Trapani) ospitò per la prima volta una manifestazione dedicata al cous cous, piatto tipico del territorio, molto diffuso nell’area del Maghreb, ma quasi del tutto sconosciuto nel resto d’Italia.
L’obiettivo della rassegna è quello di celebrare un ingrediente povero, radicato nell’area mediterranea, attraverso una gara internazionale capace di aggregare – nel nome del cous cous – popoli, storie, tradizioni, culture e religioni differenti.
Nacque così il Cous Cous Fest, rassegna di enogastronomia del Mediterraneo che ha reso San Vito Lo Capo capitale mondiale del cous cous, dell’accoglienza e della multiculturalità.
Un’avventura cominciata ventitré anni fa della quale nessuno avrebbe mai immaginato un’evoluzione così sorprendente; un’occasione per celebrare la fratellanza tra i popoli ma, anche in strumento di promozione culturale e turistica per un territorio di ineguagliabile bellezza.
Più di duecento chef provenienti da diciassette nazioni diverse si sono dati appuntamento a San Vito lo Capo da quella prima edizione e oltre centocinquanta ricette sono state presentate, nel corso degli anni, al campionato del mondo di cous cous che oggi ospita ben dieci delegazioni provenienti da quattro continenti.
Edizione dopo edizione il programma della manifestazione si è ampliato abbracciando non soltanto appuntamenti enogastronomici ma anche culturali, musicali e di spettacolo.
È così che San Vito lo Capo diventa tappa obbligata per i più importanti chef stellati ma anche per i grandi brand, le più prestigiose testate giornalistiche, i più quotati esperti di enogastronomia e tanti personaggi di spicco della cultura e del mondo dello spettacolo con più di 150 artisti che si sono esibiti negli anni sul palco dei Live Show.
Anche quest’anno il menu è ricco: dieci giorni di appuntamenti sul palco tra sfide di cucina, cooking show e degustazioni in una nuova location, il Giardino del Santuario cui si accede esibendo il Green pass. Niente concerti per evitare assembramenti ma anche alcune novità, come il RistoFest: la possibilità di degustare il cous cous comodamente seduti al ristorante. Sarà un’edizione speciale – come affermato dal sindaco di San Vito lo Capo - perché, oltre ad essere l’edizione della ripartenza, l’evento tornerà nella location dove è nato, il Giardino del Santuario di San Vito martire, un posto di grande suggestione e bellezza dove si svolgeranno le degustazioni, i Campionati di cous cous e i cooking show.
Il Cous Cous Fest è un evento che, accogliendo chef provenienti da tutto il mondo, fa incontrare mondi diversi nel segno dell’integrazione culturale, spegne conflitti ed incomprensioni, stringe in un abbraccio Palestina e Israele, mette insieme buon cibo, divertimento e grandi emozioni. Una miscela di ingredienti che trova in un lembo di terra, circondato da due riserve naturali, il suo scenario ideale. Questa è San Vito Lo Capo, il luogo dove il cous cous incontra il mondo, dove si sceglie di non fare più la guerra e si dà il benvenuto alla diversità.