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I dolci veneti di Carnevale più amati

Prima della quaresima c’è spazio per molti dolci di Carnevale sfiziosi e golosissimi: i galani, o crostoni, le frìtole, le castagnole e la smeggiassa.

I dolci sono protagonisti in tutte le tavole tra il giovedì e il martedì grasso, e in tutto il periodo del Carnevale. Prima di entrare nella Quaresima, un periodo di astinenza e digiuno, è bene coccolare un po’ il palato. Ecco dunque una serie di dolci veneti di Carnevale, che non possono mai mancare in questo periodo.


I GALANI

Il primo dolce che viene in mente è in realtà molto comune in tutto il Paese. Ogni famiglia in tutti gli angoli d’Italia lo conosce, ma con nomi diversi. I galani (o crostini) sono tra i dolci di Carnevale più amati anche a Treviso e in tutto il Veneto. In altre Regioni sono noti come chiacchiere, bugie, frappole, cenci.



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Se c’è qualche dubbio sul perché i giorni delle festività di Carnevale sono chiamati giovedì e martedì “grasso”, basta pensare che in passato i galani, o crostoni, erano fritti nel grasso di maiale. Oggi si opta per un più leggero olio, ma gli ingredienti sono gli stessi: farina, burro, zucchero e uova nell’impasto. In Veneto si aggiunge un ingrediente quanto mai tipico di questa Regione, la grappa. Una volta fritti i galani, li si spolvera in superficie con un sottile strato di zucchero a velo.


LE CASTAGNOLE

Con un impasto identico a quello dei galani si presenta un altro tra i dolci veneti di Carnevale: le castagnole. Ciò che differenzia le castagnole è la forma, per questo vengono chiamate anche fave o favette.


LE FRITOLE

Tra i dolci di Carnevale tipicamente veneti troviamo anche le frìtole (o frìtoe in dialetto). Note anche come “fritoe venexiane”, sono il dolce tipico del Carnevale di Venezia. Anche in questo caso non si contano le ricette in tutta Italia. Spesso variano da famiglia a famiglia, come accade quasi sempre per ogni piatto della nostra tradizione gastronomica.

La base dell’impasto è composta da uova, farina, latte e uvetta amalgamate in pastella. Le frittelle devono avere un diametro di qualche centimetro, e vengono fritte in olio. Alla fine bisogna spolverarle con zucchero semolato. Varianti piuttosto note contengono nell’impasto pinoli, frutta secca, mela, ancora una volta grappa, e in alcuni casi crema, zabaione o persino cioccolato.

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GLI GNOCCHI DOLCI DI VERONA

Quella della frittelle di Carnevale è una ricetta antichissima, come anche altre tradizioni del territorio veneto. Gli gnocchi dolci del Carnevale di Verona, per esempio, sono gnocchi a tutti gli effetti. All’impasto di patate e farina, vengono aggiunti uvetta, pinoli, vaniglia. Insomma, da un primo piatto si trasforma in un dolce.


LA SMEGGIASSA

Terminiamo con un’altra storica preparazione, di origine contadina e medievale. La Smeggiassa figura tra i dolci veneti di Carnevale, conosciuta soprattutto nella zona del Polesine, i cui ingredienti principali sono farina di mais, farina di grano, zucchero, miele, uva passita, fichi secchi, bucce di arancia, grappa, zucca arrostita in forno e acqua di cottura del musetto. In passato venivano usati anche il sangue e i ciccioli di maiale, oggi si usano più spesso le mele.

Li avete assaggiati proprio tutti? Questo è il periodo giusto per riscoprire i dolci tipici della tradizione veneta e per innamorarsene ancora una volta.

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