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La Tiramisù World Cup celebra un mito di Treviso: il tiramisù

Uno dei dolci più famosi al mondo è nato a Treviso. Storia, ricetta e curiosità del tiramisù

Tiramisù. È la quinta parola italiana più conosciuta all'estero, la prima per i dolci. Un autentico mito della cucina italiana, che lega le sue origini e fortune indissolubilmente alla città di TrevisoIl tiramisù, infatti, trae le sue origini da alcune preparazioni dolci tipiche della Marca, e anche la sua versione moderna si collega direttamente a un ristorante storico di Treviso. Insomma, la carta d'identità di questo buonissimo dolce è inequivocabile, e porta “là dove Sile e Cagnan s'accompagna”.

Per ribadire il legame, da alcuni è nata la Tiramisù World Cup, ovvero la sfida che va in scena a Treviso mettendo a confronto chef rigorosamente non professionisti, che si cimentano nella versione originaria di questo dolce (vedi sotto la ricetta) e in una sua versione creativa, che permette di sostituire il canonico biscotto savoiardo e di aggiungere fino a un massimo di tre ingredienti. La sesta edizione della Tiramisù World Cup torna dal 7 al 9 ottobre 2022 con alcune novità, come la presenza di tutti i campioni delle passate edizioni che proporranno le loro ricette presso la Loggia dei Cavalieri, trasformata per l'occasione in una autentica area di degustazioni del tiramisù.

La storia del tiramisù

Come detto, il tiramisù nasce a Treviso nella seconda metà dell'Ottocento. L'etimologia è evidente e deriva dal dialetto trevigiano “Tireme su”, italianizzato in Tiramisù negli ultimi decenni del secolo scorso. Le prime testimonianze di questo dolce portano al mondo contadino, con la ricetta dello sbatudin, ovvero un tuorlo d’uovo sbattuto con lo zucchero fino a divenire una crema spumosa. La base del tiramisù c'è già, ma negli anni trova un'evoluzione di famiglia in famiglia, che fa propria la ricetta trasformandola a piacimento, con l'aggiunta di nuovi ingredienti.

Pellegrino Artusi, nella sesta edizione del suo celeberrimo libro “La scienza in cucina e l’arte del mangiar bene” descrive la ricetta dei “biscottini puerperali” di Conegliano (TV), un dolce con caratteristiche simili al Tiramisù preparato e consumato nelle terre trevigiane già nel 1800. In questa ricetta ci sono tre ingredienti base del tiramisù odierno: tuorlo d’uovo, zucchero e cacao. Ma per arrivare alla ricetta che oggi tutti conoscono non bisogna fare molta strada indietro, perché il tiramisù moderno nasce negli anni '70 nel ristorante Alle Beccherie di Treviso, dall'estro del cuoco pasticcere Loly Linguanotto che trasforma una zuppa inglese al caffè nel più classico dei tiramisù.

Tiramisù: le curiosità

Per preservare l'autenticità della ricetta originale e informare delle vere origini geografiche, nel 2011 è nata l'Accademia del Tiramisù, un'associazione culturale e enogastronomica molto attiva nella valorizzazione di questo dolce. Ma la sua versione da Guinness è stata preparata nel 2019 a Milano, lunga ben 273,5 metri. Per realizzarla, sono stati necessari 50 mila savoiardi, 500 kg di mascarpone, 300 lt di caffè, 65 kg di zucchero, 60 kg di tuorlo d'uovo, 70 kg di albume d'uovo e 65 kg di cacao amaro.


Tiramisù: la ricetta originale

La ricetta originale del tiramisù prevede per 6/8 persone questi ingredienti: 3 etti di mascarpone, 3 tuorli d’uovo, zucchero (1 cucchiaio e mezzo per tuorlo), biscotti savoiardi, caffè (lievemente zuccherato) e cacao amaro in polvere. La preparazione? Si comincia sbattendo i tuorli d’uovo con lo zucchero, per poi unire il mascarpone ottenendo una crema morbida. I savoiardi, inzuppati con il caffè, vanno disposti in uno strato, per poi essere ricoperti con la crema, in un'operazione da ripetere più volte, terminando rigorosamente con uno strato di crema. Il tiramisù così ottenuto va posto in frigo per alcune ore e cosparso infine con cacao amaro al momento di essere servito (freddo).

 Treviso
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Il tiramisù è certamente uno dei tanti motivi per visitare Treviso e fermarsi al tavolo dei suoi ristoranti e trattorie, che amano proporre la versione originaria. Una divagazione golosa che può accompagnare in città per poi scoprire le sue opportunità immobiliari, ovviamente da Engel & Völkers, in viale Fratelli Cairoli, 123 (tel. 04221486472).

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