Treviso, bosco verticale in Restera: tre palazzi firmati dall’Archistar Boeri

Approderà anche nel capoluogo della Marca trevigiana, il celebre progetto ideato dall’architetto Stefano Boeri, ma a Treviso, sempre secondo la filosofia di ecologia urbana che contraddistingue le ultime opere dell’architetto milanese, non saranno torri spettacolari come quelle che svettano in piazza Gae Aulenti nel cuore della nuova Milano, ma più modestamente tre palazzi, per altrettanti boschetti, di 6-7 piani l’uno.

Il complesso sorgerà nel lotto delle ex officine Baseggio, insediamento abbandonato da anni, incastrato fra il fiume Sile a Sud e il supermercato Conad e l’enoteca Rossi a Nord, a ridosso delle mura cittadine, sulla Restera che sempre più sta diventando uno dei luoghi simbolo della città.

Il riservato progetto edilizio è stato presentato all’ufficio Edilizia Privata di Ca’ Sugana, è diretto dall’Assessore Paolo Camolei, e inizierà il suo iter tecnico, tenuto conto anche della delicatezza del contesto ambientale in cui è inserito; per la sua ultimazione, si parla di un paio d’anni.

Sarà sicuramente un progetto destinato a far parlare di sé: una delle imprese più attive in città ha pensato all’Archistar milanese per creare alle porte del centro, un complesso residenziale certamente unico e gli addetti ai lavori del settore immobiliare, vistele ultime tendenze del mercato in città, in particolare per gli edifici di alta e altissima gamma, scommettono anche sull’appeal dell’operazione.

Nei tre boscosi palazzi, stando a qualche indiscrezione trapelata, troveranno posto non meno di cinquanta-sessanta unità abitative ad altissima dotazione tecnologica, dall’energetico all’acustico. Il tutto corredato ovviamente dalle inconfondibili terrazze verdeggianti di alberi, piante arbusti e fiori, icona di Boeri e della sua riforestazione urbana, all’insegna della biodiversità e dell’abbattimento delle polveri sottili, garanzia di un particolare microclima per un miglior comfort abitativo.

Un progetto entusiasmante che donerà un notevole plus alla città, non solo pe ril nuovo skyline lungo il fiume, ma anche per la rigenerazione urbana, per l’osmosi con la Restera e l’impatto che regala all’intero quartiere, che viene totalmente riqualificato, oltre che per il livello tecnologico dell’operazione immobiliare.