Lago Maggiore: curiosità sull’Isola dei Pescatori

La Chiesa di San Vittore

Come succede in ogni angolo del nostro paese, dove si trova un insediamento di persone si trova anche un luogo di culto. L’Isola dei Pescatori non fa eccezione, e infatti in mezzo alle poche case dell’isola si trova la bellissima Chiesa di San Vittore. Le sue origini risalgono all’undicesimo secolo e ospitano affreschi cinquecenteschi. Ma la Chiesa di San Vittore oggi è anche una location molto gettonata per matrimoni da sogno. Proprio dietro la chiesa si trova un piccolissimo cimitero. Sopra molte tombe vengono posate piccole barche o altri simboli legati all’attività storica degli abitanti dell’Isola dei Pescatori, la pesca appunto.

Quali pesci pescavano sull’Isola dei Pescatori?

Il Lago Maggiore è profondo e ricco di pesce anche di grandi dimensioni. Carpa, tinca, luccio e persico sono le specie più tipiche delle acque lacustri. Accanto a queste si trovano ovviamente le trote, le trote salmonate. Nelle acque e sulle tavole del Lago Maggiore e quindi anche dell’Isola dei Pescatori non può mancare il lavarello, vero protagonista della zona. Forse non tutti sanno che questa specie è molto recente nelle nostre acque ed è originaria dei laghi francesi e svizzeri, da cui venne importata nella seconda metà dell’Ottocento.

Le piene del Lago Maggiore

Il Lago Maggiore da sempre è soggetto a momenti di piena e di magra, a seconda della frequenza delle piogge e dell’utilizzo di dighe e sistemi idroelettrici. La piena è un evento a cui gli abitanti della zona sono abituati, ma alcune volte diventa un fenomeno eccezionale. Nel 1868 ci fu una delle piene più imponenti della storia, l’acqua entrò nella Chiesa di Stresa fino al tabernacolo. Più recentemente, nel 1993 fu allagata Intra e nel 2000 Angera. Sull’Isola dei Pescatori, per difendersi dalle piene, hanno costruito gli accessi alle case sopra il livello della strada. Quando ci sono le piene l’acqua invade le strade dell’Isola e crea disagi, ma anche un effetto scenico unico.

Le case e i suoi balconi

Sull’Isola dei Pescatori, si sa, lo spazio è molto risicato. Le case sono state costruite una vicina all’altra e su più piani per sfruttare ogni metro utile. Gli edifici hanno lunghe balconate, anche in questo caso spazio prezioso per l’attività tipica degli abitanti dell’isola dei pescatori. I balconi infatti erano l’unico posto in cui far essiccare il pesce.

Ferragosto all’Isola dei Pescatori

Se c’è un momento dell’anno in cui vale la pena di visitare l’Isola dei Pescatori questo è ferragosto. Ovviamente dal punto di vista paesaggistico l’isola merita una visita in ogni periodo dell’anno. Basta pensare alle tipiche atmosfere autunnali o invernali sul Lago Maggiore. A ferragosto però si svolge la festa più tipica dell’Isola dei Pescatori, una sfilata di barche che celebra l’assunzione di Maria in cielo con una vera e propria processione sull’acqua.

Isola dei Pescatori, non dei Borromeo

Una curiosità sulla storia dell’Isola Superiore. Nonostante faccia parte dell’arcipelago delle Isole Borromee, l’Isola dei Pescatori è l’unica che la famiglia Borromeo non ha mai realmente posseduto.

Il New York Times incorona le Isole Borromee

Alla fine dei conti quando ci viene chiesto cosa vedere alle Isole Borromee la risposta è semplice, le isole stesse. Oltre ai sontuosi Palazzi Borromeo, infatti, è l’atmosfera del posto a renderla unica. Tanto che il New York Times ha definito le Isole Borromee - e quindi l’Isola dei Pescatori - uno dei 10 posti più affascinanti del mondo.