La mostra presenta al Santa Maria della Scala la collezione di capolavori conservata permanentemente alla Galleria d’Arte di Johannesburg, il principale museo d’arte del continente africano aperto al pubblico nel 1910.
In mostra una selezione di circa sessanta opere, tra olii, acquerelli e grafiche, ripercorre oltre un secolo di storia dell’arte internazionale, dalla metà del XIX secolo fino al secondo Novecento, attraverso i suoi maggiori interpreti: Degas, Monet, Cézanne, Van Gogh, Matisse, Modigliani, Turner, Rodin, Moore, Lichtenstein, Derain, Pissarro, Corot, Sargent, Sisley, Bacon, Rossetti, Warhol, Signac, Picasso e molti altri, spaziando dai grandi artisti europei dell’Ottocento ai maestri (ben meno noti e per questo ancor più sorprendenti) della scena sudafricana del XX secolo.
Ma la vera protagonista dell’esposizione è Lady Florence Phillips, la fondatrice del museo, figura straordinaria, tutta da scoprire. Nata il 14 giugno 1863 a Cape Town, si trasferisce a Londra per seguire il marito Lionel Phillips costretto all'esilio. Qui Florence comincia ad appassionarsi all’arte, maturando la convinzione che l’arte possa farsi strumento di aiuto sociale, in particolare per le fasce di popolazione più bisognose. Tornata a Johannesburg nel 1906 dà corpo al suo sogno di realizzare qualcosa di importante per il Sudafrica immaginando una galleria pubblica di livello internazionale, con sede a Johannesburg.
Il contributo di Florence per il proprio paese non si ferma alla creazione del museo. Collezionista di manufatti africani, Lady Phillips si prodiga nella divulgazione e protezione delle tradizioni dei nativi. Le sembianze di questa donna straordinaria sopravvivono in alcune immagini fotografiche e, soprattutto, in alcuni splendidi dipinti. Uno di questi è la tela di Antonio Mancini, che ritrae Florence a 46 anni, da cui prenderà avvio il percorso della mostra.