Discreto, veloce e con anni di conoscenza del mercato.
In questi giorni la Torre del Mangia, uno dei monimenti principali della città di Siena, ha compiuto 691 anni. Il 12 ottobre 1325, infatti, venne iniziata la costruzione della terza torre più alta d’Italia (88 m) dopo il Torrazzo di Cremona (112 m ) e la Torre degli Asinelli a Bologna (97,2). La Torre del Mangia si trova nella Piazza del Campo ed è la torre civica del Palazzo comunale.
Secondo quanto scritto da Ranuccio Bianchi Bandinelli, la Torre del Mangia, pur partendo da una levatura del terreno più bassa, raggiunge la stessa altezza del campanile del Duomo di Siena, questo per simboleggiare il raggiunto equilibrio tra il potere celeste e quello terreno, senza che nessuno dei due superi e si imponga sull'altro.
Da sempre l'immagine della torre è simbolo di potere ed autorità, ma per la Repubblica di Siena, l'esigenza della costruzione di tale edificio era anche quella di trovare una giusta e meritevole collocazione alle campane del Comune, utilizzate per le uscite della Signoria, le condanne a morte ed il coprifuoco. Oggi la campana della Torre del Mangia suona il 25 aprile per la festa della liberazione, il 1° maggio per la festa del lavoro, in occasione del Palio del 2 luglio e del 16 agosto e per l'inaugurazione dell'anno accademico.
La Torre del Mangia non fu soltanto un maestoso monumento architettonico simbolo del potere, ma volle essere anche un utile strumento per i cittadini: è per questo che nel 1360 vi fu installato un grande orologio.
Riguardo alla costruzione della torre, le cronache raccontano che:
“I Sanesi cominciarono una Torre sul canto della via che si chiama di Malcucinato, che va in Salicotto, la quale si cominciò in sabato dì 12 d’ottobre e fecesi in Siena gran festa e vennero i canonici e il chericato del duomo a dare la beneditione a la prima pietra e dicevano orationi e salmi e l’operaio del duomo mise in fondo di detta tore alquante monete per memoria di detta tore, e fuvi messo in ogni canto di detta tore nel fondo una pietra con lettare greche, ebraiche e latine, perché non fusse percossa da tuono né da tempesta”.
Riguardo al curioso nome "Mangia", lo fonti riportano che derivi dal soprannome di uno dei primi campanari adibiti a scandire le ore, tale Giovanni di Balduccio, noto per i suoi sperperi e i suoi vizi legati soprattutto alla cucina. Tale fama gli valse il soprannome di "Mangiaguadagni" o, più semplicemente, "Mangia". Il lavoro di campanaro però non gli durò a lungo visto che nel 1360 venne subito installato il primo orologio meccanico.