Come organizzare la cameretta per l'homeschooling

La cosiddetta DAD (didattica a distanza) è diventata nell'ultimo anno una realtà per milioni di studenti italiani. La camera da letto, solitamente luogo di svago e studio per i compiti a casa, si è trasformata nello spazio in cui i ragazzi passano tutta la mattina per seguire le lezioni scolastiche.

Per rendere più comoda e sana la permanenza in questo ambiente, è quindi molto importante capire come organizzare la cameretta per l’homeschooling. Ma prima però, date uno sguardo a queste 5 case a Treviso. Ognuna di queste nasconde la cameretta perfetta per i vostri figli.

LA POSTAZIONE

Il tempo trascorso alla scrivania della propria cameretta è aumentato, se non raddoppiato. Ecco perché ancora più attenzione va messa alla postazione di studio. Una sedia comoda, che permetta una postura corretta, è decisiva per evitare fastidiosi problemi fisici. Ecco alcuni elementi da tenere in considerazione: la schiena deve essere dritta, o leggermente inclinata in avanti, le gambe devono essere piegate a 90°, così come piedi poggiati per intero al suolo e, a loro volta, a 90° rispetto alle gambe. Lo sguardo, quindi il mento, va rivolto davanti a sé, e non in basso come spesso succede con i computer portatili. Un sostegno sotto il pc può essere molto utile in questi casi. La tastiera deve essere vicina al corpo, per evitare inclinazioni in avanti. In ogni caso è bene sgranchirsi le gambe a intervalli regolari.

DISPOSIZIONE E LUCE

Siccome con l’homeschooling compagni e insegnanti hanno una vista della stanza, potrebbe essere utile modificare l’orientamento della scrivania e quindi della webcam, per inquadrare la parte di ambiente che vogliamo. Attenzione a non focalizzare zone di passaggio per evitare intrusioni o imprevisti. Può essere utile anche allestire un separé ad hoc che limiti la visuale di zone private. La luce è poi un fattore cruciale da tenere in considerazione quando si decide come organizzare la cameretta. Gli occhi sono sottoposti a diverse fonti luminose: la luce esterna, lo schermo, l’eventuale illuminazione interna. Per non affaticare la vista è opportuno trovare la disposizione migliore, che permetta di vedere bene lo schermo e non avere fasci di luce puntati frontalmente.

DOTAZIONI

Quest’anno come mai prima abbiamo sperimentato quanto può essere difficile comunicare in video conferenze o lezioni online, se non ci si dota degli strumenti adeguati. Ovviamente, alla base c’è la necessità di una connessione internet che permetta le comunicazioni audio-video. È sempre preferibile connettere il proprio computer alla linea fissa per evitare cali di rete. Se ciò non è possibile è consigliato stare più vicino possibile alla sorgente wi-fi. Anche la qualità audio-video è importante, per cui ci si deve dotare di webcam e cuffie con microfono adeguati.

NON SOLO SCHERMO

Le lezioni durante la didattica a casa avvengono via pc, ma è importante organizzare una parte della scrivania, o perché no della camera, con appunti, schemi, promemoria. Questo è utile per distogliere lo sguardo dallo schermo, che alla lunga affatica la vista, e per favorire una maggiore concentrazione.

PERSONALIZZA E MODIFICA

Più tempo passiamo in un ambiente, più è necessario trovare spunti o elementi di comfort. Per quanto possibile è consigliato separare le zone dedicate allo studio da quelle per lo svago. Se non si dispone di ampi spazi, si può organizzare la cameretta con soluzioni mobili, in modo da allestire l’ambiente in base allo scopo del momento. Anche il movimento è importante: con tappeti e cuscini si riesce a creare facilmente una zona confortevole per fare esercizio e anche per rilassarsi.

ZONA ZOTTE

Chiudiamo con un piccolo consiglio di comportamento. Anche quando il letto è ben separato dall’area studio, è sempre bene sistemare la camera come se si dovesse uscire. Un aspetto psicologico importante quando si sta a lungo in uno spazio limitato è il senso del cambiamento e l’alternanza dei tempi e delle mansioni.