Saldo e stralcio immobiliare: ne sentiamo ormai parlare sempre di più, soprattutto con la crisi economica che ha colpito molte famiglie e i rialzi dei mutui a tasso variabile che in molti casi non hanno più permesso di onorare le scadenze. Infatti, con saldo e stralcio immobiliare si fa proprio riferimento alla procedura che permette di accordarsi con il creditore per evitare l'asta immobiliare a seguito di un pignoramento. In questo caso, l'acquirente può negoziare direttamente con il creditore per acquistare l'immobile a un prezzo inferiore rispetto a quello di mercato, evitando così di dover partecipare all'asta e correre il rischio di vedersi superato da altri acquirenti.
Come funziona esattamente questa procedura? In primo luogo, è importante notare che questa opzione è disponibile solo per le persone fisiche e relativamente agli immobili che sono stati pignorati, solitamente a causa del mancato pagamento del mutuo. Quindi nella grande maggioranza dei casi la parte creditoria con cui trattare sarà rappresentata da un istituto bancario. L'acquirente in pratica offre al creditore una cifra sufficiente a saldare la posizione debitoria (solitamente al ribasso rispetto a quanto ancora dovuto) e stralciare così il debito con tutte le sanzioni accessorie. La procedura dal punto di vista legale è abbastanza complessa e il rogito deve per forza avvenire in Tribunale. Gli attori principali sono il debitore che propone il saldo e stralcio, il creditore che può accettare o rifiutare e l'acquirente che verserà quanto pattuito ed entrerà in possesso del bene. Naturalmente in questo processo possono entrare diverse figure professionali incaricate di mediare tra i diversi attori e seguire il procedimento da un punto di vista legale.
Ci sono molti vantaggi nell'utilizzo di questa procedura di saldo e stralcio immobiliare. In primo luogo, permette all'acquirente di acquistare un immobile a un prezzo inferiore rispetto a quello di mercato, il che può rappresentare un'occasione unica per l'acquisto di una casa. Inoltre, evita la necessità di partecipare all'asta, il cui esito nella maggior parte dei casi resta incerto fino all'ultimo. Il debitore ha il vantaggio di saldare completamente il suo debito e di azzerare anche sanzioni e interessi di mora. In questo modo inoltre evita l'iscrizione al CRIF e potrà ottenere nuove linee di credito. Il creditore invece evita i tempi lunghi di un'asta e il rischio di un ulteriore deprezzamento dell'immobile.
Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi da considerare, soprattutto dal punto di vista dell'acquirente. In primo luogo, l'acquirente potrebbe non essere in grado di negoziare un accordo vantaggioso con il creditore e quindi perdere l'occasione di acquistare l'immobile. Inoltre, potrebbe trovarsi a pagare un importo più elevato rispetto a quello di un'asta tradizionale, poiché il creditore potrebbe chiedere un premio per evitarla. Bisogna anche considerare che non sono ammessi pagamenti rateali e il versamento deve essere fatto in un'unica soluzione. L'aspetto più importante riguarda però la situazione del debitore: infatti non è detto che sull'immobile da acquistare non gravino altri debiti e eventuali altri creditori potrebbero avanzare pretese sul bene. Fondamentale, quindi, la verifica da parte di un professionista per evitare problemi futuri.
Partiamo dall'offerta che non può essere esageratamente al ribasso. Di solito arrivare al 40% in meno rispetto al debito ancora da saldare rappresenta un ottimo risultato. Poi c'è il discorso verifiche sulla situazione debitoria: devono essere molto accurate così da non trovarsi ad affrontare situazioni sgradevoli e ulteriori esborsi. Infine conviene valutare attentamente le tempistiche che spesso possono essere molto rapide: bisogna essere certi di avere a disposizione il budget per una transazione in tempi brevi.
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