Comprare e vendere casa in zona Boccea Roma

Definito da sempre “Q XIII” cioè tredicesimo quartiere di Roma, l’area Boccea è ben inserita nel quadrante Nord Ovest della capitale, con una estensione territoriale che va dalla periferia a ridosso del G.R.A. (Ottavia, Palmarola) fino ai confini del quartiere Prati – S. Pietro (Via Baldo degli Ubaldi) passando per quartieri popolosi come Primavalle, Torrevecchia, Battistini e convergendo verso il centro attraverso vie primarie e consolari come Pineta Sacchetti e Trionfale.

Composizione del quartiere Boccea

Partendo dalla parte estrema dell’area si incontrano i quartieri Ottavia e Palmarola, nati come borgate rurali nel primo dopo guerra sulle tenute di Casal del Marmo (famiglia Massara) e de La Lucchina (Prospero Colonna). Nell'arco di tempo compreso tra gli anni cinquanta e la fine degli anni sessanta, ha visto un notevole sviluppo nelle aree circostanti la via Trionfale e la linea ferroviaria Roma-Viterbo, oggi FM3 ed in quelle lungo la via di "Casal del Marmo". La viabilità principale della zona è modellata su percorsi preesistenti d'epoca etrusca e romana (oggi in parte ancora visibili).

La parte centrale di Ottavia comunque si sviluppa, fin dai primi del ‘900, soprattutto in un quadrilatero di strade compreso tra Via Casal del Marmo,Via della Stazione di Ottavia, Via della Lucchina e Via Tarsia. La parte centrale di Ottavia comunque si sviluppa, fin dai primi del ‘900, soprattutto in un quadrilatero di strade compreso tra Via Casal del Marmo,Via della Stazione di Ottavia, Via della Lucchina e Via Tarsia.

Prezzi di mercato al metro quadro zona Boccea

Ad oggi, vista la facilità di collegamento e la vicinanza con il centro storico e la grande viabilità, i prezzi delle case in vendita sono risaliti ad una forbice di €. 2.400,00 (min.) a €. 3.100,00 (max) al mq. Il mercato offre circa 40 immobile nell’area S/22. Oltrepassando le zone sopra descritte, ci si avvicina gradatamente verso il centro della città, attraverso Via della Pineta Sacchetti e Via Mattia Battistini, con uno splendido affaccio sull’omonimo parco con vista sulla Cupola di S. Pietro. Considerato uno dei polmoni verdi di Roma Nord ed ha avuto il suo sviluppo edile durante gli anni 60-70 grazie alla costruzione di due importanti ospedali, Cristo Re 1958, Policlinico Gemelli 1964.

In prossimità dei due ospedali vi sono le vie più pregevoli della zona per livello estetico e valutazione immobiliare. Le palazzine sono quasi tutte in cortina e poi intonaco e c'è una variazione prospettica delle altezze che caratterizza l’architettura movimentandola e questo può essere un pregio. Altro punto saliente e' il distacco dal fronte strada, sicuramente fuori dal comune che dà ampio respiro al fronte delle palazzine che a differenza per esempio di Prati sono tutte dotate di spazi esterni sia privati che condominiali.

Primavalle e via di Torrevecchia

A ridosso di questa area insiste l’altro quartiere popolare della zona, Primavalle, nato per lo più in epoca fascista con la costruzione di case popolari sulla dorsale di Via F. Borromeo, per ospitare gli sfollati di Borgo Pio, dalla costruzione di Via della Conciliazione, a seguito dell’abbattimento di numerose abitazioni (1939). Via di Torrevecchia e via di Boccea racchiudono questo quartiere. Su quest’ultime si è sviluppata una edilizia molto importante, favorendo un notevole mercato immobiliare, sia per la varietà di tipologie di abitazioni presenti, sia per posizione geograficamente favorevole agli spostamenti verso il centro storico e l’esterno.

Via di Valle Aurelia e via Baldo degli Ubaldi 

Poco distante dal Vaticano e da S. Pietro, si sviluppa l’area che comprende Via di Valle Aurelia e Via Baldo degli Ubaldi definita da sempre anche con il termine "Valle dell'Inferno". Sebbene in molti credano che questo soprannome derivi dalle fornaci, ormai dismesse, che un tempo riempivano di fumo la vallata, in realtà la storia di questo appellativo ha un'origine molto più antica. Si tratta di un toponimo che viene riportato già nel '500 nelle carte topografiche di Roma ed è da attribuirsi alla furia dei Lanzichenecchi che nel 1527 in questo luogo fecero strage delle truppe pontificie. Le cronache del tempo riportano di una battaglia sanguinosa, un vero e proprio "inferno". Riguardo le fornaci, rimasero in funzione fino agli anniVenti del Novecento; delle quali è rimasto ancora in piedi, monumento esemplare di archeologia industriale, il fabbricato della fornace Veschi. Con il passare del tempo, i prati tutt'intorno sono diventati quartieri veri e propri diversi per strutture. La via principale del quartiere è Viale di Valle Aurelia, che si inoltra all'interno della vallata all'ombra di Monte Ciocci, spingendosi vicino ai confini con il quartiere Balduina e il Parco del Pineto. 

Oggi l’area è da considerare centro di Roma e per vicinanza e per tutto il resto (urbanistica,commercio, trasporti ecc.). Le abitazioni che insistono sulla dorsale di Via Baldo degli Ubaldi e a scendere da Via Patetta e Madonna di Lourdes fino al ricongiungimento con la stessa Via di Valle Aurelia, sono comunque per la maggior parte di pregio, a seconda della posizione in cui si trovano; così come è possibile trovare immobili più accessibili in aree tranquille e comunque vicine al centro.

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