Nella storica e suggestiva cornice di Largo Argentina, proponiamo in vendita una proprietà estremamente ampia e molto luminosa. Lo stabile, in stile neo classico di inizi ‘900, affaccia sulla meravigliosa area archeologica del Foro Argentino. L’appartamento è posto al secondo piano di questo signorile palazzo del XX secolo, provvisto di ascensore, e si sviluppa per una superficie interna di circa 350 mq. L’immobile è in piena attività come struttura ricettiva di pregio ed è locato con contratto fino al 2032 ca. Colpiscono subito i soffitti alti ed affrescati ed i pavimenti quasi tutti in parquet di ottima qualità. Attualmente la proprietà si compone di 11 vani, con 6 camere da letto e 7 bagni dei quali 6 en-suite oltre ad una ampia reception e ad una sala colazioni dagli affacci di rara bellezza grazie alla vista che si gode da uno dei 3 balconi panoramici. Una cucina comoda e funzionale, la lavanderia e un ulteriore ampio spazio esterno con esposizione silenziosa nel cortile completano la proprietà. L’immobile si presta ad essere un investimento pronto e di sicura redditività nel cuore del centro storico della Capitale, con una prospettiva a lungo termine molto interessante per l’utilizzo puramente residenziale in un’area sempre molto ricercata dai turisti della Città Eterna.
Le presenti informazioni e planimetrie sono meramente indicative e non costituiscono elementi contrattuali.
Il nome della piazza si riferisce alla Torre Argentina, così chiamata da Johannes Burckardt (1445 circa - 1506, nome italianizzato Burcardo), che dal 1483 fu maestro di cerimonie di ben cinque Papi. L'alto prelato, che era nato a Strasburgo (Argentoratum in latino) e perciò amava firmarsi Argentinus, aveva acquistato un terreno nella zona, sui resti del Teatro di Pompeo, e, demolite le preesistenze medioevali, vi aveva fatto costruire il proprio palazzo, detto appunto Casa del Burcardo, in via del Sudario 44. Dopo il 1730 la proprietà fu parzialmente utilizzata per la costruzione del Teatro Argentina (perpetuando nel tempo la vocazione "teatrale" della zona); la torre (mozzata nell'800 e poi incorporata in una sopraelevazione) benché sia oggi irriconoscibile ha lasciato il suo nome alla piazza. La torre che sorge nel Largo di Torre Argentina è la Torre del Papito, una torre di epoca medievale che però non ha niente a che vedere con la "Torre Argentina". Nel 1909 si decise di ricostruire alcune parti della nuova capitale del Regno d'Italia, tra cui la zona di Torre Argentina. I piani prevedevano l'inclusione della Torre del Papito e dei resti di un tempio all'interno dei nuovi edifici che si sarebbero dovuti costruire nella zona, dopo la demolizione delle costruzioni esistenti. A seguito di questi lavori, tra cui la demolizione della chiesa di San Nicola dei Cesarini, furono ritrovati i resti marmorei di una statua colossale; da questi ritrovamenti presero le mosse approfonditi scavi archeologici che portarono alla luce un'area sacra, risalente all'epoca repubblicana. Nella piazza resta quindi la Torre del Papito ormai isolata dal contesto urbano originario, come anche il famoso Teatro Argentina, fatto costruire nel 1732 dal duca Giuseppe Cesarini Sforza, passato attualmente tra le proprietà del comune di Roma.