Villa Mancini Battaglia

La storia della nobile famiglia romana dei Mancini è legata alle vicende del cardinale Giulio Mazzarino (1602-1661), nato da padre siciliano e madre umbra. Egli imparentato con la famiglia romana dei Colonna, dopo aver frequentato l’ambiente pontificio, si trasferì a Parigi, alla corte di Luigi XIV dove succedette al cardinale Richelieu. Sua sorella Girolama Mazzarino (1614-1656) sposò il nobile Michele Lorenzo Mancini (1602-1650) alchimista, astrologo e negromante e le loro figlie divennero note alla corte di Francia con l’appellativo “Mazarinnettes” poiché lo zio gli organizzò matrimoni vantaggiosi con i principali esponenti della nobiltà italiana e francese. Una di esse, Maria (1639-1715) sposò il principe Onofrio I Colonna e tra i doni di nozze ricevette dallo zio cardinale la villa Mancini di Ognina. Distrutta dal terremoto del Val di Noto del 1693 e ricostruita tra la fine del 1600 e l’inizio del 1700, è un esempio raffinato di villa tardo-barocca siciliana. I numerosi ambienti che si susseguono culminano sulla terrazza che si affaccia sul mar Ionio. La villa è circondata da un parco secolare che vanta al suo interno un’antica torretta (d’avvistamento), presumibilmente appartenente alle strutture realizzate da Carlo V (1500-1558). L’ultima erede della famiglia Mancini, Rosa, negli anni 30’ del Novecento sposò il cavaliere Battaglia e donò al comune di Catania il terreno, affinché i pescatori potessero stendere le loro reti, che fu trasformato nell’attuale piazza Mancini Battaglia.